In silentio et in spe fortitudo vestra
Il 6 gennaio 2013, nel giorno dell’Epifania del Signore, ha fatto il suo ingresso in Diocesi, nella Cattedrale di Sant’Angelo dei Lombardi, il nuovo Arcivescovo S.E. Mons. Pasquale Cascio. Già dalla sua prima omelia si evince la prospettiva di un cammino in continuità con l’opera pastorale iniziata da S.E. Mons. Francesco Alfano. Mons. Cascio accentua l’importanza che i giovani hanno all’interno della società creando un parallelismo con l’epifania (da lui definita oro); auspica un’unione tra i sentimenti, i sogni e le speranze, di cui i giovani sono portatori, con le emozioni della Chiesa, e aggiunge, che se tale unione sarà possibile, allora potrà avvenire anche in tutte le famiglie. La Chiesa è una grande e antica famiglia che si preoccupa per il futuro dei suoi giovani. Mons. Alfano, nel suo saluto, soffermandosi sulle problematiche giovanili, illustra le opportunità concrete, come il progetto Policoro, che la Chiesa offre a quei giovani che con coraggio hanno scelto di non abbandonare i propri paesi, anche se questi ultimi risultano ormai saturi di possibilità. Elogia quei giovani che hanno deciso di dire no ai compromessi ed è anche per loro che la Chiesa fortifica l’impegno della Dottrina Sociale. Conclude augurandosi una forte collaborazione sia da parte delle istituzioni sia dalla popolazione tutta. Sapere che, all’interno della nostra Diocesi, c’è una così notevole attenzione a quelle che sono le problematiche giovanili, è di conforto e offre a tutti i giovani la speranza che la Chiesa sia vicina ad ognuno di noi. Questa è la strada giusta per abbattere quel muro (distanza) che a volte si crea tra i giovani e la Chiesa, perché, mai come in questo momento storico, i giovani hanno bisogno di certezze, di guide e possono ritrovare nella parola di Dio, attraverso i pastori, il conforto e gli insegnamenti per costruire il proprio futuro.
Antonio Maggiorino (AdC I anno)