Relazione Progetto Policoro.2018

Relazione Progetto Policoro

 

Mi trovo qui, di fronte la schermata del mio pc, per cercare di racchiudere questi tre speciali e meravigliosi anni del Progetto Policoro. Non è per nulla semplice riportare per iscritto le emozioni e i sentimenti provati durante questo percorso. Il Progetto Policoro per chi non lo vive è difficile da far capire e spiegare agli altri, quello che si prova ad essere animatore di Comunità. Si cerca di divulgare agli altri, alle varie Comunità della Diocesi in cosa consiste il P.P e cosa fa l’animatore di comunità, ma e diverso dall’esserlo, dal viverlo.

Grazie ad una scelta compiuta dal parroco Don Rino Morra durante il cammino di Santiago, esperienza condivisa e carica di crescita personale e di gruppo, confrontandomi con Don Rino ho raccontato lui che mi ero laureata da poco alla magistrale di Scienze Pedagogiche e con il sogno di aprire un asilo nido privato, per creare un’occupazione lavorativa nella terra natia ed evitare di andar via come molti giovani stanno facendo. Di qui la proposta e la possibilità di far parte della grande famiglia del Policoro.

Quasi come tutti i percorsi sai cosa si vuol inizialmente e poi capita di perdersi, di andare in confusione, di non sapere più qual è la tua strada e si perdono tutte le certezze. L’idea iniziale dell’asilo pian piano si è persa per svariati motivi, uno di questi è sicuramente l’abbandono da parte delle colleghe con le quali si era deciso di investire, rischiare insieme per uno stesso sogno. La delusione, il non sentirmi più sicura e ad onor del vero ho anche iniziato ad investire le mie energie in altri progetti, uno di questi è stata la formazione, mi sono iscritta nuovamente all’università per conseguire un’altra quinquennale completa. Quindi posso riassumere il mio Policoro, come un investimento e una crescita personale.

Per quando riguarda il Progetto Policoro come partecipazione alle celebrazioni eucaristiche, formazione, relazioni con altri ADC, è qualcosa di diverso, sono emozioni, sentimenti indescrivibili.

Tutte le formazioni hanno lasciato qualcosa di unico e in ogni formazione abbiamo lasciato un pezzetto del nostro cuore, del nostro vissuto.

I formatori incontrati, la loro umile e arricchente preparazione e professionalità; i volti, i sorrisi incrociati degli altri Adc, le loro vite, tutto resterà indelebile in Me.

In ultimo, ma non meno importante, la fortuna di aver incontrato Don Rino, in questi anni è stato uno dei miei punti di riferimento e se non fosse stato anche per lui, non credo che oggi mi sarei trovata a pochi mesi, spero, dal raggiungere il coronamento del mio sogno, laurearmi in Scienze della Formazione primaria e diventare così finalmente una maestra.

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