10 anni di Progetto Policoro

10 anni di Progetto Policoro

Il 16 novembre 2013 la Chiesa diocesana di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia ha vissuto un momento di confronto,riflessione e approfondimento delimpegno che come Chiesa ha investitonel ultimo decennio,nello stare accanto ai giovani dell’Alta Irpinia con il Progetto Policoro.
Il Progetto Policoro,che è la sinergia tra i tre uffici della Chiesa Italiana, Pastorale Sociale Lavoro,Caritas e Pastorale Giovanile, a livello diocesano ha ritenuto opportuno vivere un momento di confronto sul cammino fatto. Volgendo lo sguardo indietro per non dimenticare da dove si era partiti, rinsardareil cammino in questo momento particolare del Paese, volgendo lo sguardo in avanti per non perdere di vista l’itinerario da percorrere,accogliendo continuamente quanti vogliono entrare a far parte del progetto apportando i propri talenti e conoscenze professionali .
Nella giornata Importanti sono state le tre testimonianze dei Vescovi che sono intervenuti, ci hanno aiutato ad approfondire la conoscenza dell‘impegno della chiesa Italiana ha per i giovani affiancandoli nella propria realizzazione lavorativa .
Mons.Giovanni D’Alise, Vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia, delegato della CEC per la PSL attraverso la sua riflessione sul brano di Atti 3,1-10 ha messo in evidenza lo splendore di questo “fazzoletto” di terra evidenziando il forte impegno che i cristiani hanno dato e possono dare per la valorizzazione del Irpinia . Il suo intervento quale pastore di una Chiesa dell’alta Irpinia ha valorizzato le bellezze del territorio ponendole quali risorse favorevoli a diventare fonte di impegno per la creazione di nuove forme di lavoro.
Mons.Giancarlo Maria Bregantini Arcivescovo di Campobasso-Boiano,membro della commissione scientifica e organizzatrice delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani. Con la sua relazione dal titolo Solidarietà nella Povertà: in ascolto di testimonianze concrete, ha ripercorso le file portanti che il Progetto Policoro ha svolto in Italia nell’ ultimo ventennio. Il forte impegno che il Progetto Policoro ha avuto e ha nel formare i giovani a diventare imprenditori di se stessi,capaci di imboccare la strada della cooperazione,delle relazioni oggi “bene primario” per realizzare il bene comune.Mons. Bregantini ha ricordato che tutto questo non è bastato ad abbassare il crescere del tasso della disoccupazione giovanile, ma resta un mezzo evangelico ed educativo per l’uomo di oggi per riconquistare i valori della solidarietà e sussidiarietà che sono le fondamenta su cui poggia il bene comune e il bene economico . E utile riportare la letture che Mons. Bregantini ci ha lasciato sulla casa di cinque piani del Beato Giuseppe Toniolo . Mons. Bregantini a tal proposito dice: “Al primo piano, la spiritualità. Cioè motivazioni forti, chiarezza di rettitudine, valori alti. Al secondo piano, l’etica, verifica la spiritualità. Ed il territorio che “verifica” la politica. Ogni politica.Al terzo piano, la “cultura”. Capace di progettare, di guardare lontano. Fatta di scuole legate al territorio, di università stimolante, di maestri che vivano per i loro ragazzi. Per farli restare “fieri” di essere Irpini, figli di questa bella terra. Al quarto piano, la Politica. La politica sarà realmente capace di realizzare. Cioè di rendere veri i sogni. Per passare dai sogni ai segni. Questa è la vera politica: grandi sogni e piccoli passi. Infine, al quinto piano, l’economia, così è posta nel disegno del Toniolo . E non al primo. Perché deve essere la politica che governa il mondo. Non l’economia, ma la politica dirige il futuro. E cambia il cuore, se dal cuore parte. Da forti motivazioni etiche, innervate di cultura. Allora, quella mitezza, registrata nella fredda serata nel timore della neve, quella mitezza si fa incontro e non scontro. Dialogo e non muro, ponte e non ostacolo. Stima e non rissa. Pur nella dialettica reale e schietta. Ma in un clima di fiducia reciproca. Anche il tono cambia. Se dai la mano al tuo “fratello”!”.